Dizionario dialettale di Gallicchio

a cura di  MARIA GRAZIA BALZANO

Il  dialetto gallicchiese

 

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FONOLOGIA E FONETICA DEL GALLICCHIESE

 

|il sistema di accentuazione|vocalismo tonico |vocalismo atono| consonantismo|


c) Nessi consonantici iniziali

I nessi consonantici latini a inizio parola hanno i seguenti esiti:

/BL-/ muta di solito nella semivocale /i/ [j], per es. BLASFEMARE >iastëmà (bestemmiare). Lo steso esito si ha per le parole di provenienza non latina, per es. il germ. BLANK> iànghë (bianco). I prestiti della lingua italiana presentano /bbi/, per es. bbiòndë< biondo;

/CL-/ e /PL-/ danno come esito in tutto il meridione e quindi anche nel gallichiese l’ occlusiva prevelare sorda /chi/ [kj], per es: CLAVE(M)> chiàvë (chiave), CLATRU(M)> chiàtrë (gelo), PLOBU(M)> chiùmmë (piombo);

/FL-/ viene di solito sostituito con la semivocale /i/ [j]:FLATU(M)> iàtë (fiato) FLUMEN+ MARE> iummàrë (fiumara), FLORE(M)> iùrë (fiore), ma anche fiiòrë, calco della lingua letteraria;

/GL-/ dà come esito la geminata laterale palatale /gli-/ [ʎʎ], per es. GLANDE(M)> gliànnë (ghianda), GLIRE(M)> glìrë (ghiro), GLOMERE(M)> gliùommërë (gomitolo). Fa eccezione GLACIE(M)> iàccë (ghiaccio), che potrebbe però essere derivato da un adattamento fonetico dell’ italiano “ghiaccio”;

il nesso consonante + /R/ è molto spesso dovuto a metatesi[3], per es. FEBRE(M)> frévë (febbre), CAPRA(M)> cràpë (capra), PETRA(M)> prètë (pietra). Fra i nessi etimologici consonante + /R, /CR-/, /FR-/, /GR-/, /PR-/, /TR-/ rimangono intatti, per es. CRETA(M)> crétë (creta), FRAGA+ULA(M)> fragùlë (fragola), GRANU(M)> grànë (grano), PRAESBITER> prèvëtë (prete), TRES> tré (tre). /BR-/ cambia di solito nel nesso labiodentale /vr/, per es. BRASA(M)> vràšë (brace); BRACHIU(M)> vràzzë (braccio);

/S-/+ consonante rimane inalterato nelle combinazioni /ST-/, /SP-/, /SC-/, /SCR-/ e /STR-/, per es. STELLA(M)> stéllë (stella), SPATULA> spàllë (spalle) SCHOLA(M)> scòlë (scuola), SCRIBERE> scrìvë (scrivere), STRICTU(M)> strìttë (stretto). Le forme che risalgono a etimi germanici presentano di solito il nesso /šch/ [∫k], per es. šchìnë (< germ. SKINA; schiena), šchèrdë (< germ. SKARDA; scheggia). Troviamo /S/> /š/[] anche nelle forme onomatopeiche špùtë (sputo), šputà (sputare).


[3] La metatesi è un processo di mutamento fonetico per cui l'ordine di successione di due fonemi viene rovesciato. Si verifica spesso in presenza di /r/e di /l/ e talvolta l'inversione succede tra questi due suoni. La metatesi può essere di due tipi: reciproca quando si produce lo scambio di due fonemi contigui per es, lat. arbŏre(m) > albero (italiano) (scambio di /r/ per /l/); semplice quando una sola consonante nasale, vibrante o laterale può cambiare posizione all'interno di una parola. La ragione di questo fenomeno si trova nell'inconsistenza di questi fonemi oppure la difficoltà di trovarsi a contatto con un altro suono dissimile nel segmento e la conseguente difficoltà da parte del parlante a pronunciarle. La consonante /r/ è la più sensibile al cambiamento , per es. lat. pĕtra(m) > prétë (pietra in gallicchiese), lat. căpra(m) > cràpë (capra in gallicchiese).


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