Dizionario dialettale di Gallicchio

Note di linguistica generale: elementi di fonologia e fonetica.

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La linguistica, lo studio scientifico del linguaggio e delle lingue storico-naturali in tutti i loro aspetti, è una disciplina relativamente giovane. Anche se le riflessioni sul linguaggio e sulla grammatica non sono certo estranee al mondo antico, medievale e moderno, è infatti non più in là della prima metà dell'Ottocento che la linguistica si sviluppa come specializzazione autonoma, profilandosi nella sua fase iniziale soprattutto come studio storico-comparativo delle lingue indoeuropee per individuarne i principi universali. E ancor più giovane è la linguistica generale, che in quanto disciplina teorica non ha ancora un secolo di vita, facendosi convenzionalmente risalire il suo atto di nascita alla pubblicazione postuma delle lezioni ginevrine di Ferdinand de Saussure, il famoso Corso di linguistica generale (1916).

La linguistica generale è orientata allo studio, principalmente sul piano sincronico, dei principi sottesi al funzionamento delle lingue storico-naturali, in riferimento a diversi livelli di analisi: fonetico-fonologico, che riguarda i suoni che si usano per comporre le parole; morfologico, che si riferisce alla struttura grammaticale delle parole, alla classificazione e l'appartenenza a determinate categorie, e alle le forme della flessione; sintattico, che attiene alle regole con cui le persone usano insiemi di parole per veicolare altri significati oltre a quelli delle singole parole; semantico, che concerne i collegamenti tra le parole (o altri simboli) e i loro referenti, che sono gli aspetti della realtà di cui esse sono i sostituti, e i significati che le parole comunicano se chi parla segue le convenzioni stabilite dalla comunità linguistica; pragmatico che studia il linguaggio in rapporto all'uso che ne fa il parlante.

 

Fonologia e fonetica

 

La fonologia è parola di origine greca che significa scienza dei suoni; detta anche fonematica o fonemica è il ramo della linguistica che studia come i suoni linguistici funzionino all'interno d'una certa lingua, ovvero come si organizzino le unità distinte di suono, i fonemi. L'accento d'intensità e l'intonazione fanno anch’essi parte dello studio della fonologia. In alcune lingue l'accento non è fonologico, come nel finlandese o nell'ungherese. Nelle lingue romanze l'accento d'intensità è invece sempre distintivo, con l'eccezione del francese. Nelle lingue germaniche l'accento riveste un'importanza minore: è distintivo (con poche coppie minime) in inglese e tedesco ma non, per esempio, in islandese, lingua che rispecchia meglio il carattere originario delle lingue germaniche. Anche in latino, ad esempio, si ritiene che nel periodo arcaico l'accento d'intensità non sia stato distintivo, e posto sempre sulla prima sillaba.

Se la fonologia studia le funzioni dei suoni linguistici, la fonetica studia la produzione e la percezione di suoni linguistici (i cosiddetti foni) e le loro caratteristiche da una prospettiva tecnico-fisica e secondo tre punti di vista principali:

 

-          il modo in cui sono prodotti dall’apparato fonatorio (fonetica articolatoria )

-          il modo in cui si propagano nell’aria (fonetica acustica)

-          il modo in cui vengono ricevuti dall’apparato uditivo  (fonetica  uditiva )

 

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