Agli
inizi degli
anni '70 i mezzi di informazione,
giornali, tv, radio, si diffondevano anche nel nostro piccolo paese,
suscitando nei giovani di allora uno spirito di emulazione per i
nuovi eventi, per i personaggi, per gli sport, e soprattutto per il
calcio, il divertimento ed il motivo di aggregazione dell’epoca. Mi
ricordo il fascino che esercitava su di noi l'ascolto della
radio con le sue trasmissioni, in particolare "Tutto il calcio
minuto per minuto”. Quanti pomeriggi e serate di coppe europee
passati ad ascoltare quelle voci che ci raccontavano una realtà non
uguale per tutti, una realtà che ci faceva sognare, immaginare,
conversare. I calciatori erano da noi visti come miti, i più famosi
appartenevano alle grandi squadre (Juve, Inter e Milan),
raccoglievamo le loro figurine, che oltre a farci sognare i
grandi palcoscenici , ci permettevano di creare tanti giochi.
I poster che noi ragazzi avevano in camera erano quelli dei
calciatori, delle squadre di calcio, per cui tutto il loro mondo, il
loro agire suscitava in noi interesse, emulazione, passione. I derby cittadini che coinvolgevano le grandi squadre
del Nord (Inter-Milan e Juve –Toro) creavano quell’antagonismo di
cui avevamo bisogno anche noi che vivevamo in una realtà piccola
piccola. Per questo ci creammo il nostro derby. Tracciammo una linea
che divideva in due parti il paese, una linea immaginaria che andava
da Piazza Umberto I° (à chiàzz’ a’ sprànżë)
all' attuale Piazza Papa Giovanni XXIII° (u
fùossë 'a carvanéhë). Sotto questa linea vi erano
i
«mbedatërrìsë»
(gli abitanti di
«mbéd'a
tèrrë»,
la zona bassa del paese), sopra i
«ngapatërrìsë»
(gli abitanti di
«ngàp'
a tèrrë»,
la zona alta del paese). Il primo deby fu disputato nel Natale
del 1972 quando a Gallicchio nasceva anche una società
sportiva di calcio, anche se i primi primi scontri tra le zone
rivali si erano già avuti nelle piazze o per le vie del paese.
Durante l'anno venivano di solito disputati due derby: uno
nelle vacanze di Natale e l’altro in quelle di Pasqua; in
corrispondenza di qualche ricorrenza speciale ne veniva disputato
qualche altro. Per una decina di anni, fino all’avvento del
calcetto (un calcio a 5 sui generis, molto alla
gallicchiese), i derby erano degli appuntamenti che venivano attesi
con grande trepidazione. Si appendeva un manifesto al bar Monaco e
si incominciava a parlare di derby. Io ne ho giocato tanti e vi
garantisco che l’agonismo e la passione che suscitavano erano uguali
o superiori alla altre partite.
Il clima era sempre molto rovente ed non erano infrequenti accese
discussioni (che potevano sfociare anche in rissa) tra i
giocatori e tra i tifosi.
di Mario
Balzano
(cfr. anche "Il centravanti
.... ricorda la favolosa squadra di calcio del Gallicchio"
di Vito Ferri
http://www.prolocogallicchio.it/comm2.html)
Alcuni
calciatori del "Gallicchio", protagonisti di tanti derby.
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