IL "GALLICCHIESE"

IN... BASILICATA

DIZIONARIO DIALETTALE DI GALLICCHIO

a cura di Maria Grazia Balzano

 

Il dialetto gallicchiese

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LESSICO DEL GALLICCHIESE

 

| L’elemento latino| L'elemento greco| L'elemento germanico| L’elemento francese| L’ elemento arabo| L’elemento spagnolo| L’elemento italiano|


L’elemento arabo

Termini di origine araba sono stati rilevati in molte aree linguistiche dell'Italia meridionale. La presenza pił corposa di etimi arabi si riscontra senza dubbio nell'area siciliana, ma se ne trovano anche nell'area napoletana, pugliese e lucana. Nel IX secolo i Saraceni  fecero diverse scorrerie in Basilicata e occuparono molti luoghi all’interno della regione come Castel Saraceno, Pietrapertosa,  Tursi. Poi ricacciati in Sicilia  e in Africa ripresero a dilagare lungo le coste italiane con frequenti incursion nei territori lucani specie nella seconda metą del X secolo ed oltre fino all’avvento dei normanni nel XI secolo. Nel lessico gallichiese elemento arabo sembra essere, perņ, trascurabile e limitato a pochi elementi lessicali comuni agli altri dialetti meridionali, per es.:

 

babbalłcchė

Mammalucco, da mamluk (mammalucco)

tafanąriie

Sedere, tafar.

cannącchėrė

Collana , da hannaqa (collana, catena d’oro)

 

tamąrrė

Villano, Grezzo, Zotico,  da tamnār (mercante di datteri);

carciņfėlė

Carciofo, da kharshuf (carciofo)

tavłtė

Cassa da morto, da tabłt (arca).

ciąrlė

Caraffa di vetro, da  giarrah (grande vaso a bocca larga)

tłmmėnė

Tomolo, Unitą di misura per cereali e altri alimenti,  da tumn.

maccatłrė

Fazzoletto, da maqdar (sempre sporco). Il termine potrebbe derivare anche dal latino muccus (mocio)

ūallėrė

Ernia inguinale, da adara (ernia)

rņtule

Rotolo, antica misura di peso, da  ratl.

zėbbģfėrė

Zibibbo, Qualitą di uva molto dolce, da zabīb

 

L’elemento spagnolo

 

La dominazione aragonese sulla Sicilia e su Napoli dei secoli XIII-XV ha lasciato delle tracce di difficile interpretazioni nei dialetti meridionali in genere, e in quelli lucani in particolare. Molte parole derivanti dal latino, infatti, si sono formate in modo simile in spagnolo e nei dialetti lucani. Tuttavia alcuni termini gallicchiesi sembrano inequivocabilmente essere legati alla lingua spagnola come per es.:

 

 

abbušcą

Guadagnare, procurarsi qualcosa, da buscar (guadagnare)

 

mariłolė

Ladro,  da marullero (imbroglione)

 

allėffą

Curare l’aspetto, Imbellettarsi da  alifar (pulire, attorcigliare i baffi), deriv.  dall'ar. laffa  (baffi)

 

mbėzzą

Ficcare, Introdurre,  da empezar

 

ammmuģnė

Confusione, chiassosa, da  mohinar (confusione)

 

mbrusą

Imbrogliare, turlupinare da  embrujar (stregare)

arragą

Azzuffarsi, Litigare, da agarrar (afferrare)

 

ngagną

Imbronciarsi , da enganar.

bbłvė

Ferita, Vescicola, eruzione cutanea, da buba (pustola)

 

ngarrą

Indovinare, Azzecare, da  agarrar (afferrare)

cammėsólė

Panciotto, Gilč, da camisola

nnummenątė

Nomea, Fama, da anomenada

capėšólė

Legaccio,  Fettuccia, da   capichola (tessuto di seta accordonata)

scambą

Cessare di piovere, da escampar  (cessare di piovere)

 

ciłnghė

Cionco, Zoppo da  chunco (monco)

 

ūąppė

Tipo baldanzoso, spavaldo, arrogante, da guapo.

 

mandčche

Varietą di formaggio tenero con un piccolo globo di burro nella parte centrale, da  manteca (burro)